DUJARDIN, Karel
La Battaglia dei Centauri e Lapiti alle nozze di Ippodamia
1667
Oil su tela, 177 x 139 cm
Stiftung Preussische Schlösser und Garten, Potsdam
La Battaglia dei Centauri e Lapiti alle nozze di Ippodamia
1667
Oil su tela, 177 x 139 cm
Stiftung Preussische Schlösser und Garten, Potsdam
Cenis amata da Poseidone, chiese in dono al dio di divenire uomo e di avere l'invulnerabilità.
Mutato il nome in Ceneo (greco Καινεύς Kaineús, latino Caenus), divenne un fortissimo guerriero. Preso da orgoglio pretese che il popolo venerasse la sua lancia come una divinità, questo offese Zeus che decise di punirlo.
Ospite al matrimonio di Piritoo e Ippodamia si distinse nell'uccisione di un gran numero di Centauri, che ubriachi cercarono di rapire Ippodamia e stuprarono le donne presenti, e guidò i Lipiti contro di essi. Zeus spinse i Centauri ad accanirsi contro di lui e lo sotterrarono sotto tronchi, terra e pietre.
Ovidio (libro XII delle Metamorfosi) racconta che Mopso, Indovino figlio di Apollo e di Manto, vide la sua anima volare dal cumulo di terra, sassi e alberi sradicati, in forma d'uccello dalle fulve ali, uccello che non fu mai più visto.
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