EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

venerdì 22 gennaio 2010

Cenis

DUJARDIN, Karel
La Battaglia dei Centauri e Lapiti alle nozze di Ippodamia
1667
Oil su tela, 177 x 139 cm
Stiftung Preussische Schlösser und Garten, Potsdam

Cenis amata da Poseidone, chiese in dono al dio di divenire uomo e di avere l'invulnerabilità.
Mutato il nome in Ceneo (greco Καινεύς Kaineús, latino Caenus), divenne un fortissimo guerriero. Preso da orgoglio pretese che il popolo venerasse la sua lancia come una divinità, questo offese Zeus che decise di punirlo.
Ospite al matrimonio di Piritoo e Ippodamia si distinse nell'uccisione di un gran numero di Centauri, che ubriachi cercarono di rapire Ippodamia e stuprarono le donne presenti, e guidò i Lipiti contro di essi. Zeus spinse i Centauri ad accanirsi contro di lui e lo sotterrarono sotto tronchi, terra e pietre.
Ovidio (libro XII delle Metamorfosi) racconta che Mopso, Indovino figlio di Apollo e di Manto, vide la sua anima volare dal cumulo di terra, sassi e alberi sradicati, in forma d'uccello dalle fulve ali, uccello che non fu mai più visto.

Nessun commento:

Posta un commento