EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

mercoledì 19 settembre 2012

L'albero m'è penetrato nelle mani (poesia)

L'albero m'è penetrato nelle mani,/ La sua linfa m'è ascesa nelle braccia,/ L'albero m'è cresciuto nel seno -/ Profondo,/ I rami spuntano da me come braccia./ Sei albero,/ Sei muschio,/ Sei violette trascorse dal vento -/ Creatura - alta tanto - tu sei,/ E tutto questo è follia al mondo./ (Ezra Pound)

sabato 15 settembre 2012

Roberto Roversi

“Silenziosi sedenti in questa/ fra il verde, unico sole,/ osteria di campagna”

martedì 4 settembre 2012

Libertà

Nelle pieghe della mia coscienza sono tornata./ Cammino su strade sconosciute/ in un mondo impossibile/ dove non conosco niente./ En garde.../ ma sulla pedana sono rimasta da sola./