EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

giovedì 28 giugno 2012

Lilith

Il ciuffo di crine nero su Lilith, opera in olio, cenere, rame e oggetti sparsi, di Anselm Kiefer, Tate Modern di Londra. La soluzione del quadro pare trovarsi nell’Apocalisse, ossia alla fine della Bibbia come la Genesi, in cui Lilith non compare, ne è l’inizio: “Quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue”.

martedì 26 giugno 2012

A me pare uguale agli dei (poesia Saffo)

A me pare uguale agli dèi/ chi a te vicino così dolce/ suono ascolta mentre tu parli/ e ridi amorosamente. Subito a me/ il cuore si agita nel petto/ solo che appena ti veda, e la voce/ si perde nella lingua inerte./ Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,/ e ho buio negli occhi e il rombo/ del sangue nelle orecchie./ E tutta in sudore e tremante/ come erba patita scoloro:/ e morte non pare lontana/ a me rapita di mente./ [da Lirici greci, in Poesie e discorsi sulla poesia, Mondadori, 1971] [trad. di Salvatore Quasimodo]

domenica 24 giugno 2012

Tanti auguri

C'é tanta solitudine in quel silenzio. La luna delle notti non é la luna che il primo Ulisse vide. I lunghi secoli dell'umano vegliare l'han colmata d'antico pianto. Guardala. È il tuo specchio.

mercoledì 20 giugno 2012

L'ange du foyer (Max Ernst)



Mi chiedo sempre perchè ci ostiniamo a cercare un significato nascosto nelle opere di un artista, provare a capire o interpretare questo dipinto è pura follia.
Lasciamo semplicemente che la mente vada oltre orizzonti conosciuti su lande inesplorate e abbandoniamoci alla visione pura e semplice di questo quadro.

domenica 17 giugno 2012

Il bacio (Klimt)

Dell’uomo è visibile solo la nuca ed un parziale profilo molto scorciato. La donna ci mostra invece l’intero viso, piegato su una giacitura orizzontale. Ha gli occhi chiusi ed un’espressione decisamente estatica. È proprio il volto della donna che dà al quadro un aspetto di grande sensualità.

domenica 10 giugno 2012

SI MIS MANOS PUDIERAN DESHOJAR (poesia)

Yo pronuncio tu nombre En las noches oscuras Cuando vienen los astros A beber en la luna Y duermen los ramajes De las frondas ocultas. Y yo me siento hueco De pasión y de música. Loco reloj que canta Muertas horas antiguas. Yo pronuncio tu nombre, En esta noche oscura, Y tu nombre me suena Más lejano que nunca. Más lejano que todas las estrellas Y más doliente que la mansa lluvia. ¿Te querré como entonces Alguna vez? ¿Qué culpa Tiene mi corazón? Si la niebla se esfuma ¿Qué otra pasión me espera? ¿Será tranquila y pura? ¡¡Si mis dedos pudieran Deshojar a la luna!! (Federico Garcia Lorca)