EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

sabato 16 gennaio 2010

Aci e Galatea

PERRIER, François
Aci, Galatea, e Polifemo
1645-50
Olio su tela, 97 x 133 cm
Museo del Louvre, Parigi







Le allegre grida delle ninfe che giocando tra la schiuma delle mare di fronte all'isola Lachea, richiamarono l'attenzione del figlio di Poseidone, Polifemo, signore di quelle terre.

Polifemo lavorava nella fucina di Efesto, dio del fuoco, dentro il vulcano Etna, dove venivano create meraviglie come l'armatura di Achille e i fulmini di Zeus.

La vista del ciclope spaventò le ninfe tra cui la più bella colpì per grazie e leggiadria il cuore del mostro, Galatea.

Ma Galatea amava il figlio di Pan, protettore dei monti e dei boschi, Aci.

La gelosia di Polifemo si scatenò alla vista di quell'amore e la vendetta fu tremenda.
Il ciclope sradicata una roccia la scaglio sul pastorello.
le lacrime e il dolore inconsolabile della Ninfa arrivò sin sull'Olimpo destando la compassione degli Dei che per attenuare il dolore trasformarono il sangue di Aci in fiume che dall'Etna scorreva limpido e vitale sino alla spiaggia in cui i due amanti si incontravano e dove Galatea trasformata in schiuma si unisce all'acqua di Aci.


La spiaggetta di Santa Maria la Scala (CT)
Si pensa che questo sia l'antica foce del fiume Aci, scomparso a causa dell'eruzione del 1169

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