EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

mercoledì 12 maggio 2010

Voglio un carico di vino


(dal Rubaiyyat) Voglio un carico di vino di rubino, e un libro di versi.
Mi occorre appena lo stretto necessario, e un pezzo di pane. 
Poi io e te seduti in un luogo deserto ...
Questa è una vita superiore al potere d'ogni sultano. 
Non t'affliggere così vanamente, vivi contento, e nell'ingiusta via della tua sorte, vivi con giustizia. Giacche' in conclusione questo mondo è il nulla, pensa di essere il nulla, e libero vivi. 
Per quanto d'ogni lato io volga lo sguardo, scorre nel giardino un rivo di paradiso.
La piana è divenuta un paradiso, non parlare d'inferno!
Siedi qui in paradiso, assieme a un volto di paradiso. Omar Khayyàm

Nessun commento:

Posta un commento