Boucher, François
Artemide/Zeus e Callisto
1744
Olio su tela 98 × 72 cm
Puschkin-Museum der bildenden Künste
Artemide/Zeus e Callisto
1744
Olio su tela 98 × 72 cm
Puschkin-Museum der bildenden Künste
TIZIANO Vecellio
Diana e Callisto
1556-59
Olio su tela, 187 x 205 cm
National Gallery of Scotland, Edinburgh
Diana e Callisto
1556-59
Olio su tela, 187 x 205 cm
National Gallery of Scotland, Edinburgh
Licaone, il Re lupo, era il padre della "bellissima", così si traduce il nome della ninfa Callisto.
Devota ad Artemide doveva rispettare la totale castità.
Zeus si trasformò nella dea della caccia per poterla avvicinare e sedurre e sperava di riuscire ad ingannare la gelosia di Era.
Scoperta la gravidanza, Artemide la scacciò da suo seguito e nei boschi diede alla luce Arcade. Anche Era scoprì l'inganno di Zeus e si vendicò su Callisto trasformandola in Orsa, ma con mente umana.
Un giorno Arcade, da lui discendono gli Arcadi, durante una battuta di caccia si imbatté in una splendida orsa e volle ucciderla. L'intervento di Zeus impedì che il giovane si macchiasse di questo orrendo delitto. Il Sommo padre degli Dei trasformò la Ninfa nella costellazione dell'Orsa Maggiore e il figlio in quella dell'Orsa Minore.
Era ancora irritata chiese ad Oceano di non far mai tramontare le due costellazioni.
Su questo mito si proiettano le più antiche usanze rituali di iniziazione femminile.
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