EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

venerdì 12 febbraio 2010

Callisto

Boucher, François
Artemide/Zeus e Callisto

1744
Olio su tela 98 × 72 cm
Puschkin-Museum der bildenden Künste


RICCI, Sebastiano
Diana e Callisto
1712-16
Olio su tela, 64 x 76 cm
Gallerie dell'Accademia, Venezia


TIZIANO Vecellio
Diana e Callisto
1556-59
Olio su tela, 187 x 205 cm
National Gallery of Scotland, Edinburgh


Licaone, il Re lupo, era il padre della "bellissima", così si traduce il nome della ninfa Callisto.
Devota ad Artemide doveva rispettare la totale castità.
Zeus si trasformò nella dea della caccia per poterla avvicinare e sedurre e sperava di riuscire ad ingannare la gelosia di Era.
Scoperta la gravidanza, Artemide la scacciò da suo seguito e nei boschi diede alla luce Arcade. Anche Era scoprì l'inganno di Zeus e si vendicò su Callisto trasformandola in Orsa, ma con mente umana.
Un giorno Arcade, da lui discendono gli Arcadi, durante una battuta di caccia si imbatté in una splendida orsa e volle ucciderla. L'intervento di Zeus impedì che il giovane si macchiasse di questo orrendo delitto. Il Sommo padre degli Dei trasformò la Ninfa nella costellazione dell'Orsa Maggiore e il figlio in quella dell'Orsa Minore.
Era ancora irritata chiese ad Oceano di non far mai tramontare le due costellazioni.
Su questo mito si proiettano le più antiche usanze rituali di iniziazione femminile.


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