EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

martedì 29 dicembre 2009

Diana ed Atteone

BALDUCCI Matteo

Atteone, figliuolo del celebre Arifteo e d'Autonoe, figliola di Cadmo, effondo alla caccia nel territorio di Megara trovò Diana con le fue Ninfe nel bagno, laddove avvicinatoli , tratto dalla novità di un tale fpettaclo, la Dea per punire la fua temerità, landogli dell'acqua, lo trasformò in cervo fui punto fteffo , ed i fuoi proprj cani lo divararono . Può effere che Atteone fia ftato realmente divorato dai fuoi cani divenuti arrabbiati, e può intenderti ancora che la paffione ch'egli avea per la caccia gli abbia rovinata la falute, perché quefto Principe aveva confumate tutte le fue ricchezze colle fpefe ecceffive che per effa avea fatte. Diodoro afferifce che Atteone fu confiderato, e trattato come un empio perché difpregiava Diana e il fuo culto, e volle perfino mangiar delle carni che le erano ftate offerte in fagrifizio. E fecondo Euripide fu divorato di cani di Diana per averfì vantato nell'arte di cacciare più perito di quefta Dea . Nulla oftante però quefto fgraziato Principe fu riconofciuto dopo la fua morte per un Eroe dagli Orcomenj che gli erefero de' monumenti eroici.

tratto da:
Dizionario mitologico: ovvero della favola, storico, poetico, simbolico ec
Di André de Claustre





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