EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

lunedì 11 aprile 2011

E PLURIBUS UNUM (poesia)


Una fodera non è una federa

veste da veste fodera separa,

Dentro un cuscino la federa appara

così che i molti ad uno compara.


Ma se nell'uno separo le parti

le parti apparir potrebbero scarti,

però ad evitar di ciò scoraggiarti

miriam l'interna unità delle parti.


Ebben rispetta i colori diversi

e dei composti all'interno sommersi

mostriamo al mondo il vario vedersi


Ché niuna cosa è composta da uno

ma che ciascuno abbia il proprio raduno

è cosa egregia ed è ciò ch'è opportuno.


(Claudio Balducci)

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