EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

domenica 10 giugno 2012

SI MIS MANOS PUDIERAN DESHOJAR (poesia)

Yo pronuncio tu nombre En las noches oscuras Cuando vienen los astros A beber en la luna Y duermen los ramajes De las frondas ocultas. Y yo me siento hueco De pasión y de música. Loco reloj que canta Muertas horas antiguas. Yo pronuncio tu nombre, En esta noche oscura, Y tu nombre me suena Más lejano que nunca. Más lejano que todas las estrellas Y más doliente que la mansa lluvia. ¿Te querré como entonces Alguna vez? ¿Qué culpa Tiene mi corazón? Si la niebla se esfuma ¿Qué otra pasión me espera? ¿Será tranquila y pura? ¡¡Si mis dedos pudieran Deshojar a la luna!! (Federico Garcia Lorca)

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