EPICURO E LA FORMA NUOVA
"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "
(Anonimo)
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "
(Anonimo)
sabato 31 dicembre 2011
Per un futuro migliore...
Stasera mia figlia ha voluto accendere una candela bianca per un mio amico lontano.
Mi sono ricordata le parole di un brano dell'"Ebreo errante " di Elie Wiesel:
"Attento, le parole sono pericolose. Dovrai diffidarne. Esse generano demoni o angeli. Non dipenderà da te dar vita agli uni o agli altri. Attento, ti dico, non c'è nulla di più pericoloso che dar loro libero corso." A volte, mi sembra che egli sia dietro di me, rigido e severo, e che legga sopra la mia spalla ciò che cerco di dire; guarda per giudicare se il suo discepolo arricchisce il mondo dell'uomo o lo impoverisce, se invoca gli angeli o se invece si inginocchia davanti ai demoni dagli innumerevoli nomi. Se il "Selishter Rebbe" dagli occhi selvaggi non stesse dietro di me, forse avrei scritto diversamente queste righe; forse non avrei scritto nulla."
Nessuna parola umana è verità.
Perchè l'ebreo errante ritrovi la strada di casa.
venerdì 23 dicembre 2011
Buone Feste
Anche quest'anno il nostro solito appuntamento con Voi per augurare Buone Feste.
Ma prima permettetemi una piccola riflessione...
Stiamo vivendo giorni bui in cui non è più possibile aprire un giornale o accendere la televisione senza sentire che la politica, l'economia e la vita di tutti gli uomini sono nelle mani di pochi al potere che infischiandosene di tutti fanno conti su carta e non con il portafoglio.
GENTE e non riesco a trovare un'altra parla per definirli!!!!!...che
- NON HANNO MAI FATTO la spesa al supermercato
- NON SONO MAI ANDATI a comprare un abito nelle bancarelle dei mercati cercando non la qualità ma solo un prezzo accessibile alla proprie tasche
- NON HANNO MAI VISTO persone anziane con visi tristi scuotere continuamente il capo
- NON HANNO MAI TOCCATO con mano la povertà cominciare a fare da padrona nelle città
- NON HANNO MAI VISTO vecchi frugare nei cassonetti della spazzatura
- NON HANNO MAI VISTO facce tristi che non hanno voglia di dare o ricevere auguri (auguri per cosa poi non si capisce)
- NON HANNO MAI INCONTRATO occhi che vedono un futuro sempre più nero
- NON HANNO MAI FATTO la fila alle Poste per pagare bollette sempre più assurde di consumi inesistenti
- NON HANNO IN CASA ragazzi che non hanno più voglia di studiare perchè non avranno mai un lavoro
- NON CONOSCONO ragazze senza la volontà di innamorarsi per formare una famiglia e vivere insieme ad un compagno
- NON SANNO COSA VUOL DIRE non desiderare un figlio perchè non sai che futuro gli sarà riservato
- NON HANNO MAI PARLATO CON GLI ITALIANI per sapere che tipo di vita vivono ogni giorno
Troppo bello troppo comodo vivere fra loro in una casta sempre più inaccessibile e sempre più lontana e isolata dal popolo che in fin dei conti paga i loro stipendi da nababbi con un'enormità di sacrifici e di rinunce.
Mi chiedo come mai ancora non siamo ritornati ai servi della gleba, allo ius primae noctis, al diritto di vita e di morte su ogni abitante che ingenuamente ha eletto chi doveva rappresentare e difendere gli interessi dei più deboli.
In questo stato pre-natalizio mi viene a mente solo una poesia.
Non me ne vogliate troppo, ma sto rendendo pubbliche le idee della maggior parte degli Italiani che si sentono presi per il c...
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Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi)
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BUONE FESTE cari Lettori
giovedì 22 dicembre 2011
Eurinome
Dal Caos, dalla voragine del nulla e del tutto usci Eurinome e cominciò l'ordine, che scaturiva dalla sua voglia di danzare o danzando portò l'ordine. Mise in alto il cielo e in basso il mare separandoli e danzando sulle onde afferrò il vento che tra le sue mani si trasformo nel serpente Ofione. Il desiderio prese Ofione che cinse Eurinome tra le sue possenti spire, che dopo l'amplesso, per liberarsi dalla stretta di Ofione, si tramutò in colomba. Eurinome depose l'Uovo Cosmico su cui Ofione si arrotolò sette volte su ordine della Dea. Covato e protetto da Ofione dall'Uovo nacquero tutte le cose: i pianeti, le stelle, la terra con i monti, i fiumi, gli alberi e tutte le creature viventi.
La coppia genitrice si stabilì nel monte Olimpo ma ecco che un nuovo sentimento prese Ofione, la superbia. Si vantò di essere lui il principio di tutto e fu punito con un calcio in bocca che gli ruppe tutti i denti e fu esiliato nelle sottosuolo.
Eurinome creò poi i Titani a protezione dei sette pianeti
il Sole ebbe Tia e Iperione; la Luna Febe e Atlante; Marte Dione e Crio; Mercurio Meti e Ceo; Giove Temi ed Eurimedonte; Venere Teti e Oceano e a Saturno Rea e Crono.
(…) Cantava come la terra e il cielo e il mare, che un tempo
erano fusi insieme in un’unica forma,
furono gli uni divisi dagli altri a motivo della funesta discordia,
come nel cielo le stelle, e il percorso della luna e del sole,
abbiano un segno sempre fissato, e come sorsero i monti
e come nacquero i fiumi sonori, assieme alle Ninfe,
e gli animali. Cantava come all’inizio Ofione ed Eurinome,
figlia d’Oceano, ebbero la signoria dell’Olimpo
nevoso, e come, vinti dalla violenza, cedettero
il proprio potere Eurinome a Rea e a Crono Ofione,
e precipitarono dentro le acque d’Oceano.
(Apollonio Rodio, Argonautiche, I, 496-506)
sabato 17 dicembre 2011
Santa Maria alla Scala- Siena
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