EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

mercoledì 28 settembre 2011

Quattro esseri viventi

 

Vidi e udii il primo dei quattro esseri viventi che gridava come con voce di tuono: "Vieni".

  • Incarnazione (l'uomo)
  • Passione (il bue)
  • Resurrezione (il leone)
  • l'Ascensione (l'aquila)
Ma anche
  • Fuoco
  • Terra
  • Aria
  • Acqua
e soprattutto
Ricordiamoci il verbo che si divise in quattro per spiegare in quattro modi differenti il mondo spirituale

Tanah (Bibbia – linguaggio biblico)
Halakhà (diritto-legge – linguaggio dogmatico)
Agadà (mito-linguaggio mitico)
Kabbalah (linguaggio Kabbalistico)

Tanah

All'inizio creò il
dare e il ricevere
il cielo e la terra 
lo spirito e la materia

Quindi bisogna usare il giusto equilibrio di dare e ricevere




Halakhà 

«Due reggono un Taled (scialle di preghiera)... uno dice è tutta mia, e l’atro dice per metà è mia... questi prende tre parti, l’altro prende la quarta parte». (Gmarà)


Per primo viene il desiderio di prendere (ricevere) ma il giusto richiama all'equilibrio, la ricerca della giustizia, del giusto, della metà tra chi prende tre e chi prende uno.
 

L'ambizione massima è quella di riunire ogni pensiero delle quattro lingue nel VERBO per ridare la forza dell'origine. 




Agadà

   «E i bambini si urtavano nel suo seno». «Quando Rebecca stava vicino ai Batei Midrasc. Giacobbe tentava freneticamente di uscire » (Midrash Rabba)«mentre quando Rebecca passava accanto a Batei Akùm era Esaù, fratello di Giacobbe,  che tentava freneticamente di uscire.

Batei Midrasc (scuola di Kabbalah)
Batei Akùm (scuola di chi venera le costellazioni)

“Giacobbe” è la forza positiva che porta ad elevarsi.
“Esaù” è l'impedimento apparente.

La Spiritualità viene descritta con parole che hanno simbologie diverse lo studio della mitologia ci permette di stabilire i rapporti tra le forze e grazie alla compagnia delle persone con la quale si sceglie di stare si ottiene l'ambiente idoneo per evolvere Spiritualmente, ma la società cercherà di allontanarti dalla spiritualità e ti porterà a sentirti in debito con il mondo, lo studio del mito ti permetterà di escludere questo falso debito dalla tua vita, ma tutto dipende dall'ambiente che tu  sceglierai.
L'uomo nella sua ricerca della spiritualità si imbatte nel potere e nel pensiero di sfruttare il prossimo, l'azione di Esaù, ma questo, grazie all'ambiente può essere usato come una bussola per ritrovare la via al dare, ecco perchè si dice che Esaù è l'impedimento apparente, apparente solo per il giusto, per chi è capace di equilibrare il suo percorso di ricerca.

Ogni volta che hai il desiderio di sfruttare il prossimo, questo desiderio deve servire da indicazione per capire quanto tu sia lontano dal donare ed amare. Questa ti aiuterà non ingannare te stesso pensando di essere perfetto, solo in questo modo si può arrivare al traguardo, al Creatore, superando questo desiderio, e su tutto ciò scrissero i Kabbalisti usando tutti e quattro i linguaggi.





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