EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

giovedì 23 giugno 2011

Quella notte



Era la notte in cui il vento sussurrava tra le canne della capanna.
Era la notte in cui aspettare il viandante per offrire pace e ristoro.
Era la notte in cui si mangia pane azzimo ed erbe amare.
Era la notte in cui la sedia difronte a me restò vuota.
Era la notte che non sai se finirà.
Era la notte delle notti.

Ma l'alba venne
il sole sorse di nuovo.
Ma la sedia restò vuota

Հայր
Հայր քանի որ

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