EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

martedì 31 maggio 2011

Pitone

Benvenuti Pietro
Apollo vincitore del serpente Pitone, c. 1813
Olio su tavola
252 x 176 cm

Pitone, seguendo gli ordini di Era, perseguitò Leto, la madre di Apollo e Artemide, Diana per i Latini, per impedirgli di partorire i frutto dell'amore di Zeus.
Per queste sofferenze che la madre dovette subire, Apollo, appena riconobbe di poterlo affrontare, si recò nella caverna del monte Parnaso in cui viveva il mostruoso serpente.
Usando una torcia per stanarlo, il fuoco sacro, lo colpì con le sue frecce uccidendolo, arco e frecce sono gli strumenti dell'intelletto.
La caverna del serpente divenne la sede del più famoso oracolo del mondo antico, l'oracolo di Delfi.
Dalle crepe del terreno fuoriuscivano i vapori che permettevano alla Pizia seduta sul tripode, di profetizzare con sconnesse parole che dovevano poi essere interpretate.
Ecco che la morte del serpente segna il momento in cui si apre per l'uomo la possibilità di conoscere il futuro e tutto grazie al fuoco e alla raziocinio.

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