EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

mercoledì 21 luglio 2010

RICORDARE

Madre e figlio (Picasso)

« Quando ero piccolo sapevo dipingere come Raffaello, mi ci è voluta però una vita intera
per imparare a disegnare come un bambino »
(P. Picasso)

I ricordi sono così: all'inizio nitidi colorati pieni di sfumature. Poi il tempo e la vita sembra che li cancellino.
Ma non è vero sono sempre dentro di noi nell'angolo più nascosto più segreto, basta chiudere gli occhi.
Non immagini ma solo emozioni.
Quelli sono i ricordi più veri.

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