EPICURO E LA FORMA NUOVA

"Quand'ero giovane e libero e la mia fantasia non aveva limiti, sognavo di cambiare il mondo.
Diventato più vecchio e più saggio, scoprii che il mondo non sarebbe cambiato, per cui limitai un po' lo sguardo e decisi di cambiare soltanto il mio Paese.
Ma anche questo sembrava immutabile.
Arrivando al crepuscolo della mia vita, in un ultimo tentativo disperato, mi proposi di cambiare soltanto la mia famiglia, le persone più vicine a me, ma ahimé non vollero saperne.
E ora mentre giaccio sul letto di morte, all'improvviso ho capito: se solo avessi cambiato prima me stesso, con l'esempio avrei poi cambiato la mia famiglia.
Con la loro ispirazione e il loro incoraggiamento, sarei stato in grado di migliorare il mio Paese e, chissà, avrei anche potuto cambiare il mondo. "

(Anonimo)

sabato 2 ottobre 2010

ROSA NERA (poesia)



Così, un po’ tardi, ho scoperto che il cuore
respira. E tu sei quell’aria leggera
che ora mi manca, sete che non muore.
Nel mondo, buio come una miniera,

tra mille pietre, non nasce più un fiore.
Ma oggi ho visto una rara rosa nera:
non lascerò solo un simile albore
di vita nuova, dolce, forte, fiera.

Amabile anima rara, non dare
al vento questo sonetto introverso.
Anche lui vuol tuffarsi nel tuo mare,

per esplorare il tuo mondo sommerso.
Dentro il tuo cuore vuole continuare
un eterno quindicesimo verso…

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